top of page
  • Immagine del redattoreEnrica Ceccarini

COCO: LA SECONDA POSSIBILITà


Coco è un bell'esemplare di Pinscher di 7 anni e la sua storia è molto difficile da raccontare. Coco appartiene a quella casistica di cani traumatizzati nella quale gli abusi e la deprivazione non sono stati perpetrati per incuria o mancanza di amore, ma per vera e propria impossibilità. I primi anni della sua vita, infatti, li ha vissuti insieme ad una persona che, per gravi problemi personali -che non approfondisco per questione di rispetto e di privacy- era in grado di badare a malapena a se stessa. La sua infanzia, la giovinezza e l'inizio dell'età adulta sono trascorse interamente all'interno di una casa.

Coco non ha potuto socializzare con i suoi simili e ha vissuto brutte esperienze con gli esseri umani.

Esperienze che noi non conosceremo mai, ma che hanno lasciato in lui una profonda diffidenza verso il genere maschile e un'altrettanto profonda convinzione di doversi difendere costantemente. Dal momento che, nonostante tutto, la sua umana lo amava, quando Coco aveva 6 anni ha accettato di cederlo alle cure di una volontaria che si era offerta di aiutarla a trovare per lui una giusta sistemazione, senza passare dal canile. E così, alla bellezza di 6 anni, per Coco è iniziata una nuova vita. I Pinscher di solito sono cani svegli, orgogliosi e leali, con il cuore pieno di nobili, coraggiosi intenti e una tempra d'acciaio. Del resto è da questa razza che deriva l'elegante Dobermann, e non il contrario. Potete ben immaginare che un cane con queste caratteristiche innate, già adulto e con un bagaglio di esperienze traumatiche ampiamente consolidato, non è proprio quello che si dice "facile" da inserire in un contesto familiare composto da 2 adulti, 2 bambini e altri 2 cani... Diciamo che si tratta di un caso in grado di disturbare il sonno di ogni buon educatore cinofilo. Nonostante questo quadretto non proprio idilliaco, la volontaria (divenuta molto presto la nuova umana ufficiale di Coco) non si è abbattuta e ha permesso a Coco di seguire un percorso di riabilitazione comportamentale e socializzazione secondaria guidata insieme a persone ed altri cani. Grazie anche al supporto di una miscela di Fiori di Bach studiata su misura per lui, gradualmente Coco ha cominciato a migliorare le sue capacità comunicative, a sperimentare lo stato di calma e a riparare i comportamenti antisociali e di aggressività difensiva dovuti ai vecchi traumi.

Con il giusto impegno da parte di tutta la famiglia, le crisi di ansia sono scomparse, così come l'ipercinesi e le manifestazioni di possessività sulle risorse.

Nonostante tutti i problemi, la sua umana non si è mai sognata di punire Coco per le sue ricadute, di utilizzare con lui metodi coercitivi o, ancora peggio, di allontanarlo dalla famiglia...anche se ha 2 bambini piccoli. Lei è stata coraggiosa e determinata nel credere in Coco sempre. E lui non l'ha delusa. Ad oggi le vecchie ferite dell'anima di Coco sono appena visibili. Coco ha avuto una seconda possibilità, e grazie a questo adesso è in grado di godersi una vita in famiglia, fatta di passeggiate (sia al guinzaglio che senza), esplorazioni nella natura, giretti in centro e coccole sul divano. Naturalmente Coco non sarà mai un cane che ama farsi sprimacciare sulla testa dagli sconosciuti, né uno che rimane impassibile di fronte alle provocazioni pesanti si un cospecifico...ma del resto, quale Pinscher lo è?



14 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page