Enrica Ceccarini
FRIDA: NESSUNO VIENE LASCIATO INDIETRO
Questa storia parla di cani (come sempre), di bambini e di legami d'amore. Questa storia parla di una famiglia apparentemente "normale", che però ha fatto scelte straordinarie. Frida è una meticcia di quasi 7 anni, nelle cui vene scorre il sangue fiero del cane primitivo. È stata adottata dai suoi umani a ridosso dell'adolescenza, dopo aver cambiato 3 diversi stalli casalinghi in soli 5 mesi. La mancanza di una base sicura e di punti fermi di riferimento nel periodo sensibile dell'apprendimento, nonché la sua genetica, hanno reso Frida una creatura estremamente sensibile, precocemente matura, seria e responsabile. Quando ci siamo conosciute, l'anno scorso, Frida viveva con i suoi due umani, una "sorella canina" (Sura) e una cucciola d'uomo che aveva appena cominciato a gattonare. Durante la nostra consulenza, Frida è apparsa da subito tesa, preoccupata e avversativa nei confronti degli sconosciuti, tanto che è riuscita a rilassarsi solo dopo avermi sottoposta a numerose prove di fiducia e a vari "test dello sguardo", per verificare quali intenzioni avessi realmente e quale fosse il mio ruolo. Chi vive con cani di tipo primitivo sa bene a cosa mi riferisco! 😬 Comunque, il problema di Frida non era solo il continuo stato di allerta in cui viveva (cosa che l'aveva portata a soffrire di una gastrite cronica), ma anche il fatto che aveva sempre avuto un pessimo rapporto con i bambini, al punto da arrivare a scacciarli con uno schiocco di denti se li incontrava per strada.
Chiaramente non era una situazione rilassante per i neo genitori vedere Frida guardare con l'occhio della morte la loro bambina, che di lì a poco avrebbe cominciato a spostarsi autonomamente per la casa!
Eppure... Eppure a nessuno, in questa famiglia, è venuto in mente di allontanare Frida, né di vederla come un problema. A nessuno è mai venuto in mente di gettare la spugna di fronte alle difficoltà, lasciando che Frida pagasse le spese delle incapacità umane. Neanche se c'era di mezzo una bambina di pochi mesi. Con grande cura e mille accortezze, i suoi umani straordinari hanno cominciato a lavorare sul riposizionamento sociale di Frida all'interno del gruppo, in modo che la loro guerriera primitiva, già estremamente percettiva e tendente alla responsabilizzazione, imparasse che in una vera famiglia i doveri si suddividono in parti uguali. Inoltre, dopo la corretta definizione dei ruoli all'interno del gruppo, insieme abbiamo lavorato sulla creazione di una zona di comfort che facesse sentire Frida al sicuro senza percepire esclusione, lasciasse libera la cucciola d'uomo di fare le sue scorribande e permettesse al tempo stesso ai genitori di rilassarsi. Dal mio primo incontro con Frida sono trascorsi ormai 8 mesi. Però è già da molto tempo che mi arrivano foto meravigliose di questa famiglia dolcissima. Foto in cui Frida, Sura, i loro umani e una bimba sorridente condividono spazi e attività in grande armonia: si fanno le coccole, mangiano, fanno escursioni e giocano insieme. Non posso non notare che gli occhi di Frida in queste foto sono cambiati: il suo sguardo da guerriera ha conquistato una sicurezza nuova. Quella certezza che proviene stupefacente sensazione di far parte di una vera famiglia. E in una vera famiglia, nessuno viene lasciato indietro.
