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  • Immagine del redattoreEnrica Ceccarini

I cani non fanno i dispetti


Sfatiamo un altro mito!


I cani non hanno la minima idea del concetto di "dispetto".

È stato scientificamente dimostrato che a livello cognitivo il cane è in grado di associare ad un comportamento emesso una "ricompensa" o una "punizione" solo se esse si presentano nei pochi secondi successivi all'azione compiuta.


Questo fenomeno prende il nome di apprendimento associativo.


Se tra l'azione compiuta e la rispettiva "ricompensa" o "punizione" intercorrono più secondi, il processo di apprendimento associativo non può avvenire.

Dunque il vostro cane (che ha distrutto il divano del soggiorno mentre eravate a lavoro o a cena da amici) non ha compiuto quel disastro animato dal malefico pensiero: "Bene: quando torna il mio umano ha da pulire tutto questo grandissimo casino. Così la prossima volta ci penserà due volte prima di lasciarmi da solo!".

Molto probabilmente ha solo tentato di ingannare il tempo, cercandosi un'alternativa per combattere la noia e gestire lo stress e la frustrazione dovute a una giornata (se non una vita intera) inappagante: se il vostro cane passa ore e ore da solo in casa mentre voi siete al lavoro e il suo unico sfogo è una passeggiata intorno all'isolato per i bisogni fisiologici, si crea per lui un problema di accumulo di energie che poi, necessariamente, ha bisogno di "scaricare" su quello che lo circonda, non conoscendo oltretutto il valore economico degli oggetti che distrugge.

Dai su. Ce la possiamo fare.

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