Enrica Ceccarini
MILLI: LA FIDUCIA E' TUTTO
Milli, come si può ben evincere dalla foto, è uno di quei cani come se ne trovano pochi nel corso del mio lavoro: quando la incontri per la prima volta vedi un cane. Dopo 10 minuti, ecco che ne appare un altro! La sua simpatia stratosferica è chiusa in un guscio protettivo e lei la lascia trasparire (più che giustamente, direi) solo dopo averti sottoposto ad un accurato test di valutazione e conoscenza. Del resto, come darle torto? Milli è stata catturata insieme ai fratelli nelle campagne del sud Italia dopo che la madre era stata uccisa con un colpo di fucile. Una volta accalappiati ed entrati in canile, tutti i cuccioli hanno contratto la parvovirosi e sono morti. Tutti tranne Milli. Lei ha lottato contro la malattia e ha vinto: forse chissà, in qualche modo sentiva che il destino aveva in serbo per lei qualcosa di meglio di una vita in un box. A 6 mesi infatti è stata adottata dalla sua umana, Giulia, dalla quale è arrivata in condizioni psichiche ed emotive disastrose. Con pazienza e amore, Giulia si è dedicata al suo recupero e Milli è diventata un'adulta sì apparentemente introversa, ma capace di immense gioie private.
Quando ci siamo incontrate, Milli aveva quasi 5 anni e un solo, grosso problema: abbaiava a praticamente tutti gli sconosciuti (cani e umani) sia quando era nel suo giardino che durante la passeggiata al guinzaglio.
Questo comportamento preventivo, dettato dall'insicurezza, dalla sua bassa autostima e dalle pregresse esperienze traumatiche, creava non pochi problemi a Milli, alla sua umana e a tutto il condominio. 😅 Dunque ci siamo messe a lavoro per migliorare l'intesa tra Milli e Giulia, incrementando le competenze comunicative di entrambe, imparando la corretta gestione del guinzaglio (io non strattono, tu non tiri; io non urlo, tu non urli; io non ti forzo, tu non ti senti in trappola; io ti ascolto, tu mi senti con te; io ti guido, tu ti fidi) e impostando una modalità di uscita che permettesse a Milli di sentirsi sicura insieme alla sua umana. Inoltre abbiamo cominciato ad utilizzare il giardino come zona di comfort per attività piacevoli e a basso coefficiente cinetico (come ad esempio la masticazione, prima in compagnia e poi in autonomia) e abbiamo innaffiato il tutto con il prezioso supporto di una miscela di Fiori di Bach appositamente studiata per Milli, in modo da aiutarla a non percepire più il mondo come una minaccia (atteggiamento mentale che aveva ben ragione di esistere, viste le esperienze infantili), bensì come un luogo in cui lei ha la possibilità di scegliere di vivere alcune esperienze e di rifiutarne delle altre, sempre accompagnata e guidata, in queste scelte, dalla sua umana. Ad oggi, se incontrate Milli per strada, sappiate che lei non vi correrà incontro per farvi "le feste" (come a molti piace pensare che i cani facciano con gli sconosciuti), ma guarderà la sua umana per chiederle conferma che tutto sia ok. Solo allora -e insieme- sceglieranno se venire a conoscervi o evitarvi, in perfetta sincronia e comunione di intenti. Perché la fiducia è tutto. Sia nel mondo dei cani che in quello degli uomini.
